Il settore imprenditoriale italiano offre attualmente molte possibilità di finanziamento per le piccole e medie imprese (PMI). In quest’ottica, una delle misure più rilevanti è costituita dalla Nuova Sabatini. Si tratta di un’agevolazione promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l’obiettivo di sostenere gli investimenti in beni strumentali per migliorare la competitività del sistema produttivo del Paese.
Grazie alle recenti modifiche regolamentari e al rifinanziamento per il 2024, le PMI possono accedere a contributi per l’acquisto o il leasing di macchinari, impianti, attrezzature e tecnologie digitali, favorendo l’innovazione e la crescita sostenibile.
Nuova legge Sabatini 2024: come funziona
La Nuova Sabatini 2024 è stata recentemente rinnovata e potenziata per includere specifiche agevolazioni per investimenti green e 4.0, oltre a favorire lo sviluppo nel Sud Italia.
Tutti i settori produttivi, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative, possono accedere ai contributi Sabatini. Per essere ammesse, in particolare, le PMI devono essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, e non trovarsi in condizioni di difficoltà.
Inoltre, devono avere sede legale o un’unità locale in Italia, oppure dimostrare di possederne una sul territorio italiano al momento della richiesta del contributo, se non residenti.
Nuova Sabatini come funziona: gli investimenti finanziabili
La legge Nuova Sabatini finanzia l’acquisto di beni strumentali nuovi, che rientrano tra le immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e altri prodotti, oltre a software e tecnologie digitali.
Non sono invece ammissibili spese per terreni, fabbricati, beni usati o rigenerati, né immobilizzazioni in corso e acconti. Gli investimenti devono essere autonomi funzionalmente e correlati all’attività produttiva dell’impresa.
Il contributo del Ministero è calcolato in base agli interessi su un finanziamento convenzionale di cinque anni, con un tasso annuo del 2,75% per gli investimenti ordinari e del 3,575% per quelli in tecnologie 4.0 e green. Nel 2024, il finanziamento potrà essere erogato in un’unica soluzione, così da semplificare la gestione delle procedure per le PMI e facilitare l’accesso al credito a condizioni vantaggiose.
Nuova Sabatini iter: come presentare domanda
Le PMI interessate ad accedere agli incentivi offerti dalla Nuova Sabatini 2024 devono inviare la richiesta tramite la piattaforma online disponibile sul sito benistrumentali.dgiai.gov.it, seguendo una serie di passaggi formali per garantire la corretta presentazione e valutazione della domanda. Nei dettagli:
- Compilazione della domanda: Nella domanda di agevolazione online devono essere riportate tutte le informazioni richieste, incluso l’allegato della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e la richiesta di erogazione del contributo.
- Invio alla banca o all’intermediario finanziario: La richiesta deve essere inviata a una banca o a un intermediario finanziario che abbia aderito alla convenzione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
- Verifica da parte dell’intermediario: La banca (o l’intermediario finanziario) verifica la regolarità e la completezza della documentazione, oltre alla sussistenza dei requisiti dell’impresa.
- Trasmissione al Ministero: Una volta concluse le dovute verifiche, la banca trasmette la richiesta al Ministero per la prenotazione delle risorse finanziarie necessarie.
Una volta ricevuta la conferma dal Ministero della disponibilità delle risorse, il finanziamento può essere deliberato e approvato formalmente. A questo punto, si emette un provvedimento di concessione del contributo che include i dettagli sugli investimenti ammessi e il piano di erogazione. I fondi possono essere versati in un’unica soluzione o in caso di leasing, al fornitore del bene.
Dopo aver completato l’investimento, l’impresa deve richiedere l’erogazione del contributo (che avviene in quote annuali, secondo un piano temporale definito nel provvedimento di concessione, fino al sesto anno successivo alla conclusione dell’investimento) compilando il modulo RU sulla piattaforma digitale dedicata.
Occorre ricordare che per i finanziamenti fino a 200.000 euro, è possibile ricevere i fondi in un’unica tranche, così da semplificare ulteriormente la procedura.
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Nuova Sabatini 2024: Esempio pratico
Un’impresa manifatturiera decide di acquistare un nuovo macchinario per un costo di 200.000 euro. Ottiene un finanziamento dalla banca con un tasso di interesse del 3%. Grazie alla Nuova Sabatini, l’impresa riceve un contributo che copre una parte degli interessi, pari al 2,75%. Se il finanziamento è a 5 anni, l’impresa riceverà il contributo statale in quote annuali per l’intera durata del finanziamento, riducendo così il costo effettivo dell’investimento.
Domande Frequenti sulla Nuova Sabatini 2024
Come funziona la nuova Sabatini 2024?
La Nuova Sabatini 2024 è un’agevolazione dedicata alle PMI per favorire l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature ad uso produttivo. Le imprese possono ottenere un finanziamento bancario, sostenuto da un contributo statale che copre una parte degli interessi.
Cosa prevede la nuova legge Sabatini?
La nuova legge Sabatini prevede che le PMI possano accedere a finanziamenti fino a 4 milioni di euro, utilizzabili per acquistare beni strumentali nuovi, hardware, software e tecnologie digitali. Il contributo statale è calcolato in percentuale sugli interessi del finanziamento.
Quanto rimborsa la nuova Sabatini?
La nuova Sabatini rimborsa una percentuale degli interessi del finanziamento, che varia in base alla durata e all’importo del prestito. In genere, il contributo è pari al 2,75% per i beni ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali.
Come viene erogata la nuova Sabatini?
Il contributo viene erogato in più quote annuali direttamente all’impresa, proporzionalmente alla durata del finanziamento. Le imprese devono presentare domanda al Ministero dello Sviluppo Economico attraverso la banca o l’intermediario finanziario che eroga il prestito. Una volta approvata, la domanda permette all’impresa di ricevere il contributo in tranche, man mano che vengono effettuati i pagamenti dei canoni del finanziamento.