Dettaglio bando
Legge salva borghi. Contributo a fondo perduto per la valorizzazione dei centri storici dei piccoli Comuni.
Area Geografica: Italia
Scadenza: BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Beneficiari: Ente pubblico
Settore: Pubblico
Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
Agevolazione: Contributo a fondo perduto
Descrizione completa del bando
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 2 novembre 2017 la legge recante Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni.
Le risorse sono destinate al finanziamento di investimenti per tutela dell’ambiente e beni culturali, mitigazione rischio idrogeologico, salvaguardia e riqualificazione urbana dei centri storici, messa in sicurezza di infrastrutture stradali e istituti scolastici, promozione e sviluppo economico e sociale, insediamento di nuove attività produttive; nonché per la progettazione e la realizzazione del sistema nazionale di ciclovie turistiche e per interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina.
Soggetti beneficiari
Per piccoli Comuni si intendono i centri con residenti fino a 5.000 abitanti, nonché i Comuni istituiti con la fusione tra centri che hanno, ognuno, popolazione fino a 5.000 abitanti.
Tuttavia per poter beneficiare dei finanziamenti non basta il numero di abitanti; devono essere comuni collocati in aree interessate da:
- dissesto idrogeologico
- decremento della popolazione residente
- disagio insediativo
- inadeguatezza dei servizi sociali essenziali
Risorse finanziarie
Viene istituito un Fondo da 100 milioni di euro (con una dotazione iniziale di 10 milioni per il 2017 e di 15 milioni per ciascun anno dal 2018 al 2023) per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni, per il finanziamento di investimenti per l’ambiente e i beni culturali, la salvaguardia e la riqualificazione dei centri storici, la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e delle scuole e l’insediamento di nuove attività produttive.
Tipologia di interventi ammissibili
Nel dettaglio, ecco le misure previste nella nuova legge.
Recupero e la riqualificazione dei centri storici
All’interno dei centri storici, i Comuni possono individuare zone di particolare pregio, dal punto di vista della tutela dei beni architettonici e culturali, da riqualificare mediante interventi integrati pubblici e privati finalizzati alla riqualificazione urbana, nel rispetto delle tipologie e delle strutture originarie.
Si tratta di interventi di:
- risanamento
- conservazione e recupero del patrimonio edilizio da parte di soggetti privati
- realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico
- manutenzione straordinaria e riuso del patrimonio edilizio inutilizzato
- consolidamento statico e antisismico degli edifici storici
- miglioramento dei servizi urbani
È prevista, inoltre:
- la promozione di alberghi diffusi nel proprio territorio
- misure volte all’acquisto e alla riqualificazione di immobili per contrastare l’abbandono di terreni e di edifici dismessi o degradati
- l’acquisizione di stazioni ferroviarie dismesse o case cantoniere destinate a presidi di protezione civile o sedi di promozione di prodotti tipici locali, principalmente per la destinazione a piste ciclabili, nonché realizzare circuiti e itinerari turistico-culturali ed enogastronomici
- la possibilità di stipulare convenzioni per la salvaguardia e il recupero dei beni culturali, storici, artistici e librari degli enti ecclesiastici
Banda ultralarga
Le aree dei piccoli Comuni per le quali non vi è interesse da parte degli operatori a realizzare reti di connessione veloce e ultraveloce possono essere destinatarie delle risorse previste in attuazione del piano per la banda ultralarga del 2015.
Stampa quotidiana
Previste misure per garantire la vendita dei quotidiani anche nei piccoli Comuni.
Prodotti a chilometro zero
La legge prevede la promozione del consumo e della commercializzazione di prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta o a chilometro utile. Parliamo di prodotti il cui luogo di produzione, di coltivazione o di allevamento della materia prima sia situato entro 70 chilometri da quello di vendita e per i quali è dimostrato un limitato apporto delle emissioni inquinanti derivanti dal trasporto.Inoltre, si prevede anche che i piccoli Comuni destinino specifiche aree per la realizzazione dei mercati agricoli per la vendita diretta.
Trasporti e istruzione nelle aree rurali e montane
La legge dispone la predisposizione di un Piano per l’istruzione destinato alle aree rurali e montane, con particolare riguardo a:
- collegamento delle scuole poste in tali aree
- coordinamento tra i servizi, pubblici e privati
- collegamento dei Comuni montani con i Comuni capoluogo di provincia e regione
- informatizzazione e alla progressiva digitalizzazione delle attività didattiche e amministrative
Servizi
È prevista, infine, la facoltà di istituire, anche in forma associata, centri multifunzionali per fornire servizi anche in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale.